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6.16.2015

{Pueden ser tan fáciles las cosas}





Cadaques mi ha regalato una frase, la mia frase che mi sono tatuata addosso
"Pueden ser tan fáciles las cosas", possono essere così facili le cose...
ed è proprio così
Ci ho pensato spesso ed è proprio così 
alla fine le cose sono più facili di quello che pensiamo noi.
Ceto, a volte c'è bisogno di una spinta, una mano che ti afferri, un mare in cui tuffarsi

Le cose sono molto più facili di quello che pensiamo e non è da incoscienti pensarla a questo modo.
Ma è vivere in maniera un po' più leggera. O almeno provarci.
I problemi rimangono, i pensieri aumentano, le difficoltà sono sempre dietro l'angolo

Ma basta cambiare punto di vista.
La stessa cosa vista da una diversa angolazione assume un altro significato.

Le cose possono essere così facili se accompagnati dalle persone giuste.
Una famiglia che ti ascolta, asseconda e supporta che ti dice "non ci deluderai mai"
Amiche che fanno il tifo per te, che ti fanno la lista dei pro e dei contro, quelle che ti dicono buttati subito "non ci pensare troppo", quelle che ti chiedono "cosa stai aspettando?!", quelle che ti danno la forza "perché con tutte le capacità che hai vedrai ce la farai, e sarà bellissimo", quelle che ti dicono "sapevo che ce l'avresti fatta", "hai fatto bene, era ora"
Tu, il mio S. che mi chiedi "quando vieni da me?"
 La mia testa che mi dice di riflettere ma fa a botte con il cuore e la pancia che invece ti dicono "al mio 3 ci buttiamo... 1 2 3 .... "

Mi sono buttata! Finalmente l'ho fatto!
Mi sono LICENZIATA, senza un progetto, un nuovo posto di lavoro.
Il 30 giugno sarà il mio ultimo giorno di lavoro.

Beata sana incoscienza!!!

... e sono felice...

ma le sorprese non finiscono qui....


... to be continued ...


Questo è il regalo che la mia ELE  mi ha fatto per il compleanno.
Ha racchiuso in un quadro la me dell'ultimo anno

e Donata che mi vede così... io, il vestito a righe, la macchina fotografica al collo...

ma la fortuna di avere amiche così!?

(photo Gaia Borzicchi)





6.10.2015

{Benvenuto giugno}


Benvenuto giugno!
E' iniziata l'estate e non poteva iniziare nel migliore dei modi.
Un fine settimana in Toscana, la mia Toscana che sto trascurando un pochino (ma Lei non si offende), un sole caldo e un cielo blu di quelli che solo una perfetta giornata d'estate sa regalarti.
Un fine settimana di bagni , di sole, di foto che ho ripreso a fare e che amo sempre di più.
Sabato, io e S., ci siamo dati appuntamento in Toscana vicino Siena perché io dovevo incontrare Valerio e Martina  per fotografarli prima del loro Matrimonio il 20 di giugno.
S. come sempre mi segue in tutte le mie idee, gite, programmi.
Mi ascolta e asseconda con entusiasmo e quando lui tentenna un po', basta solo un secondo per fargli cambiare idea. E allora via che si parte, maciniamo km in macchina e a piedi, dormiamo sotto ad un ulivo, tu che mi accarezzi i capelli, io che ti stropiccio tutto il tempo, ci regaliamo emozioni e sorprese e se decido di tuffarmi lui mi da la spinta a farlo e mi prende se sto per cadere.
L'estate è la mia stagione. Un nuovo vestitino bianco, i sandali, un paio di espadrillas, i tramonti, le albe quando vado a correre presto, le cene in terrazza, la musica dell'estate da ballare e cantare stare a piedi nudi, bruciarsi al sole, mangiare tanta frutta, dormire con la finestra aperta ed una gamba fuori dalle lenzuola, un'abitudine di sempre, il mare, i gelati, al pistacchio il mio preferito, vino bianco freddo, le tante risate.
L'estate mi rispecchia, mi regala vita nuova.
Questa vita nuova, così simile a quella che sogno da troppo tempo.
Vorrei una barchetta da tenere sotto casa a Genova, uscire al mattino e rientrare alla sera.
Vorrei non fare niente e fare tutto.
Non riesco a stare seduta tranquilla.
Finisco una cosa ed ho in mente già la prossima.
Finito il weekend in Toscana penso già al prossimo che faremo in montagna a camminare e stare solo noi.
Penso già al nostro viaggio di questa estate. Tutti e due, ancor prima di conoscerci, sognavamo di fare il Cammino di Santiago de Compostela e questa estate lo faremo.

Penso alla nostra avventura più bella ancora da fare.

 I fine settimana al mare da mamma. 
Amo anche questo caldo afoso, la pelle appiccicaticcia, i capelli asciugati all'aria.
La bicicletta, le marinieres, la crema al cocco, la focaccia, la sabbia, i colori, la pelle abbronzata, le tue lentiggini, un tatuaggio nuovo, il penultimo...


Ci sono poche foto di me dove veramente mi piaccio, che guardo e riguardo e che mi piace mostrare.
Ultimamente ne ho tantissime. Forse prima non ci facevo caso, ma ora mi vedo e in quasi tutte rido .
Finalmente la me che si era rifugiata nelle sue malinconie è tornata fuori.
Sono più forte 
e finalmente dopo mesi di pensieri...
ho deciso di tuffarmi...

anzi mi sono tuffata!


( Io vista da Martina e da S.)




5.29.2015

{Camminando}


Qualche settimana fa, vi ho raccontato della nostra esperienza sulla Casa sull'Albero oggi vi voglio mostrare qualche foto fatta quel weekend di assoluto relax e pace.
Basta allontanarsi di poco dalla costa ligure per trovare paesini incantati, boschi verdissimi e una pace rara. 
Intorno all'albergo dove abbiamo soggiornato questo è il paesaggio che abbiamo trovato. Era da tantissimo che sognavo di trascorrere un po' di tempo a stretto contatto con la natura. Vivendo in città è difficile vivere esperienze di questo tipo. Avevamo bisogno di staccare, abbandonarsi al silenzio e alle nostre passeggiate, trovare il tempo per parlare e continuare a progettare. 
Camminare non mi stanca mai. Potrei farlo per ore senza nemmeno accorgermi dei km percorsi e del tempo che passa. Camminare aiuta a raccogliere i pensieri, allontanarsi anche per poco dal traffico e dal caos a cui siamo abituati senza nemmeno farci caso, aiuta a far riposare la mente e rilassarsi. 
Credo che avremo visto nemmeno 5 macchine, il solo rumore era dato dal vento che muoveva le foglie di alberi altissimi, un fiumiciattolo, qualche fontana, posti incantati e lontani dalla quotidianità.
Ci siamo raccontati come facciamo sempre quando stiamo insieme, abbiamo progettato il nostro futuro insieme e dato via al cambiamento.
Mi sto per tuffare e non ho paura. 
Non sono incosciente, ma se non lo faccio adesso non lo farò mai più. Inutile aspettare il momento perfetto perché non esiste. 
E' stato un fine settimana fantastico.
La macchina senza tettuccio per prendere un po' di sole, la musica come piace a noi che anche in silenzio siamo in perfetta sintonia, fermarsi ad un bar per mangiare pane e prosciutto, giocare con un cane che non aspettava altro che cadesse una briciola dal tavolo, parlare di figli, del nostro futuro e di quanto siamo fortunati a poter ricominciare, delle coincidenze che ci hanno fatto trovare...








(photo Gaia Borzicchi)

Non ballo più da sola...

Buon fine settimana a tutte Voi!




















5.06.2015

{Per sempre}


Oggi.
Un altro anno è passato.
Il dolore sempre più affievolito, la malinconia sempre più forte.
Il tuo ricordo è vivo come se tu fossi ancora qui con noi.
Inutile dirti quanto ci manchi e quanto ci mancano i momenti passati insieme.

Caro Babbo, 
noi stiamo bene con i problemi dei giovani della nostra età.
Il lavoro, un futuro incerto.
I miei fratelli sono due uomini meravigliosi. 
Entrambe sono la tua fotografia. 
Jonatha forse più nel carattere, Simone è uguale a te quando eri giovane.
Sono belli e bravi. Gentili e geniali.
Unici, fratelli premurosi e indipendenti.
La mamma, la tua Carla, è sempre in giro. Sale e scende dai treni. 
Purtroppo si deve prendere ancora cura di noi. 
Cerchiamo di aiutarla e di non darle troppi pensieri, ma sai com'è fatta. La mamma non si risparmia mai. Sempre una parola di conforto. 
Ci coccola ancora con i suoi gesti d'amore incondizionato.
Io sto bene, qualche problema al lavoro ma sono innamorata.
Di nuovo, si babbo.
Ho incontrato un ragazzo che mi rende felice, che mi fa ridere e mi coccola.
E' gentile e intelligente. Curioso, entusiasta, mi dice sempre Si!
Ti piacerebbe tantissimo.
Faccio tanto sport, ho ricominciato a leggere come mi hai insegnato, continuo a fotografare e sono allegra.

Mi manchi sai. 
Vorrei averti "regalato" un nipote. Te ne saresti innamorato. Lo avresti ricoperti di pizzicotti. Lo avresti svegliato quando dormiva. Gli avresti raccontato storie fantastiche.

Babbo, come è buffa la vita!
Ti toglie tantissimo, anche se non te lo meriti.

La nostra fortuna sono i ricordi che ci hai lasciato.

Ciao Babbo!





Ho letto questo articolo sulla Huffington POst

Quando mi dicono che ti assomiglio non sai la gioia!

Per sempre.

4.29.2015

{Felicità}

Cosa vi rende felice!?
Ci pensate mai? A me capita spesso di fare una lista di tutto quello che mi rende felice. 
Quando mi sveglio e c'è il sole , sono felice.
Quando corro, sono felice.
Quando vedo il mare, sono felice.
Quando scendo dalla macchina e sento il profumo della primavera, sono felice.
Quando indosso una maglia a righe, le mie preferite, sono felice.
Quando Ti vedo, sono felice.
La felicità è uno stato di grazia. Non sono felice sempre. Sembrerei scema se andassi in giro col sorriso, sempre, stampato sulla faccia.
Ma sempre più spesso mi sento felice.
La marmellata fatta in casa, mi rende felice.
Il profumo del caffè.
Cucino e sono felice.
Ti bacio e sono felice.
I miei amici mi rendono felice. 
Le telefonate quotidiane alla nonna mi rendono felice.
Una foto ben riuscita mi rende felice.
Ho bisogno di pochissimo per essere felice. 
Non sono le cose materiali che mi rendono felice. 
Le donne, quelle belle quelle che si realizzano, quelle che trovano sempre una soluzione, le donne amiche, le donne che ti stimano e che ti scrivono una mail per dirti che "brava continua così, sei una voce fuori dal coro", mi rendono felice.
Chi parla male di me, lo so può sembrare un controsenso, mi rende felice perché mi fa capire quanto sono fortunata per non essere come loro, per trovare sempre il bello anche nelle situazioni più difficili perché tirano fuori il meglio di me.
Fare liste, mi rende felice.
Faccio liste per qualsiasi cosa.
Canto , stonata, e sono felice.
Ballare scalza mi rende felice.
Riuscire a trovare un po' di tempo per leggere, mi rende felice.
Un viaggio in macchina al tramonto, mi rende felice.
Il nostro primo concerto insieme mi rende felice, perché a Te non piaceva ma sei venuto con me , per me.
Programmare, organizzare sorprese, pensare a regali da fare, mi rende felice.
Pensare che tutto è possibile, mi rende felice.
Viaggiare mi rende felice.
Prenotare treni, organizzare la nostra estate ... e sono felice!

Scrivere mi rende felice.
La mia famiglia è la mia felicità.

Io Amo e sono felice...

Preparare il pane mi rende felice e oggi vi lascio la ricetta (non mia!) dei panini al latte che magari preparerete per il picnic del primo maggio!



Ingredienti:

200gr farina Manitoba
200 gr Farina 00
60 gr di zucchero
50 gr di Burro
300ml di latte
1 cubetto di lievito di birra
Sale mezzo cucchiaino

1 uovo

(io uso la planetaria ma potete lavorare l'impasto a mano!)

Sciogliere il lievito di birra in 100ml di latte assieme a due cucchiaini di zucchero, mescolate bene e fate riposare. Scaldate il resto del latte, aggiungete lo zucchero rimasto ed il burro, precedentemente sciolto e aggiungete il sale.  Versate le due farine nella planetaria e aggiungete il lievito sciolto nel latte. Iniziate a lavorare l'impasto. Una volta che il lievito sarà incorporato alle farine, versate il latte intiepidito a cui avete già aggiunto il burro.
Impastate molto bene affinché il latte venga completamente assorbito.
L'impasto dovrà risultare morbido ma non colloso, lavorandolo con le mani, per almeno 15 minuti, (prima di metterlo a riposare) non vi dovrà rimanere attaccato alle mani.
Formate una palla e mettetela a riposare per almeno 2 ore.
Una volta passate le due ore, preparate i panini, cercate di farli uguali, pesateli con una bilancia.
Formate delle palline e sistematele su una teglia da forno foderata con la carta forno. Spennellatele con il rosso d'uovo e lasciatele riposare per altri 30 minuti.
Infornate per 15 minuti a 200°.
Dovranno essere dorati in superficie.

Di solito ne faccio in quantità e li surgelo così quando mi viene voglia di panini al latte ho la mia scorta!
(potete aggiungere all'impasto delle gocce di cioccolata... avrete i Pan Gocciole!)
Come vi piacciono farciti?

Io li amo con il salmone ed il guacamole ( o avocado a fette) ed una spruzzatina di limone.
Oppure con il gorgonzola e la pera messi a scaldare in forno.
Un classico, burro salato e prosciutto cotto.
Nutella?

(photo Gaia Borzicchi)


4.21.2015

{I corsi a Casa di Alice}


Non mi bastano mai, prima decido di organizzarne solamente uno poi mi pento subito e vorrei aver deciso di farne due, due giorni di seguito, malgrado la stanchezza... MI piace avervi in giro per casa, mi piace conoscervi sentivi parlare mentre sono in cucina a preparare il pranzo, vi ascolto, sorrido quando qualcuna di voi scoppia in una risata.
Vi spio, vi osservo mi piace come vi muovete, chiedete permesso, arrivate timide ma la più timida di tutte sono io.
Mi piace aprire la mia casa a tutte voi che non vi presentate mai a mani vuote, un fiore, un dolce, una candela, un burro cacao, tanti abbracci .
Scusate se abbasso lo sguardo quando vi parlo, sono veramente timida e quando mi fate un complimento mi sento in imbarazzo. Vi parlo a bassa voce, vi fotografo mentre realizzate splendidi Bouquet di fiori seguite dalla gentilezza di Donata la scoperta migliore che potessi fare...

Vi mostrerò le foto dell'ultimo corso ma oggi vi lascio con questo...




4.15.2015

{Legami}


Ci sono legami che nascono senza un perché. La vita è fatta di legami. La vita che vale la pena di essere vissuta.
Quelli "scontati" che hai quando vieni al mondo. I più forti ma anche quelli in cui fai lo sforzo minimo perché saranno e sono per sempre. 
Ci sono i genitori che ti perdonano qualsiasi cosa, che ti aiutano sempre, che sono sempre li, nonostante tu a volte sia proprio una stronza.
Gli stessi genitori che quando sei grande ti guardano "nascosti" dietro ad una colonna in attesa delle tue mosse. Sempre pronti a raccoglierti e ad aiutarti. Gli stessi genitori che ti diranno dei No che peseranno come macigni ma sai che per sempre saranno la tua vita.
Con la mano sempre tesa ad afferrare la tua. Anche quando a scegliere sarai tu, e ti sentirai sola e vorresti che quelle scelte le facessero loro al tuo posto. 
No matter what...loro saranno sempre al tuo fianco.
Poi i fratelli, che se sei fortunata saranno un legame unico, diverso da qualsiasi altro. La fratellanza solo chi ha fratelli sa cosa vuol dire. Esserci sempre. Litigare e togliersi la parola per pochi istanti perché è troppo forte il legame che vi unisce a loro. Le litigate, le riappacificazioni senza aver bisogno di chiedere scusa. La fratellanza, quel fronte comune "contro" i genitori quando si è piccoli. Tutti per uno...
Gli stessi fratelli da cui non sai stare lontana e a cui non sai mai dire di no.
Quelli che si appoggiano a te ma non sanno che sei tu ad avere bisogno di loro.
Nei momenti difficili non sono mai stata da sola, anche quando mi sentivo sola, loro erano li.

Poi le amicizia.
Legami simili alla fratellanza. 
Le amiche del cuore , una diversa dall'altra con un ruolo ben definito. So benissimo a chi parlare di cosa, a chi raccontare qualcosa.
Le amiche incontrate per caso.
L'amicizia così unica e speciale. 
Come i fratelli, sono sempre con me in qualsiasi scelta o decisione io prenda.
Quei legami che se anche non ci si sente per un po', non spariranno mai.

Poi l'amore, un legame a se.
In questi giorni S. mi ha chiesto "cosa fa durare una coppia nel tempo?"

Cosa fa si che un amore non finisca, anche quando le farfalle nello stomaco non sbattono più le loro ali?

Non sono un'esperta in materia ma sono sicura che senza una progettualità comune, il rispetto, il restare indipendenti l'uno dall'altro, il condividere esperienze, l'amore non basta.
Anche il più forte,  deve avere delle basi altrettanto forti.
Stimare la persona con cui si sta, gioire dei suoi successi, perché poi sono anche i tuoi, sopportare e supportare, avere pazienza, discutere senza litigare, non tenere musi per niente, essere complici, essere sempre curati, prendersi cura della felicità del proprio amore.
Arrivare dove l'altro non arriva.
Chiedere aiuto senza imbarazzo.
Pensare per due, ragionare col "Noi" e non solo con "Io".

Per amare ci vuole impegno, non inteso come sforzo, obbligarsi ad essere chi non siamo o fare quello che non vogliamo.

Impegnarsi a rendere migliore le nostre vite insieme.
Se corriamo ci impegniamo, se dobbiamo passare un esame dobbiamo impegnarci.
Quando amiamo dobbiamo impegnarci... perché non è sempre facile!


Vi lascio un articolo che vi consiglio di leggere dove si parla proprio di questo
http://www.huffingtonpost.it/richard-paul-evans/come-salvato-mio-matrimonio_b_6999740.html?ref=fbpr

E proprio parlando di legami vi faccio vedere il mio tatuaggio un fiocco rosso.
Scusate la foto, ma volevo farvelo vedere.

L'ho fatto di getto.
Mi piaceva, ma ancor più il suo significato.

In Giappone si dice che ogni persona quando nasce porta un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra e non al piede! E se segui questo filo potrai trovare la persona che porta l’altra estremità legata al suo mignolo ed è la persona a cui siamo destinati, il nostro unico e vero amore!!"

"Le anime unite dal filo rosso sono destinate, prima o poi, ad incontrarsi. Potranno passare anni, decenni, ma prima o poi le circostanze ci condurranno a questa persona speciale: non si può sfuggire al destino. Neanche le grandi distanze temporali o spaziali potranno impedire alle due persone di incontrarsi.

(io l'ho fatto alla mano destra...!)








4.03.2015

{Tuffarsi}

La mia vita ultimamente è fatta di coincidenze, di incontri fortuiti, di articoli letti per caso, di frasi trovate e copiate.
L'anno scorso quando tornai da Cadaques, ero intenzionata a partire. Lasciare tutto e viaggiare , Trasferirmi. La Spagna era entrata senza che me ne accorgessi nella mia vita. Un'amica di Facebook, Teresa, di Barcellona con la quale parlavo (parlo tutt'ora) tutti i giorni. Un po' in spagnolo, molto in Italiano. Accendevo la Radio e per caso passavano Barcelona di George Ezra. Uscivo dal lavoro e trovavo una scritta sul muro in spagnolo. Un amico di Cadaques col quale mi scrivevo e scrivo. 
Ero intenzionata a lasciare tutto. Volevo il mare. Volevo lasciare  la mia Comfort Zone fatta di abitudini e di sicurezze, per ricominciare a respirare, volevo il cambiamento.
Mentre mi affannavo a cercare il modo per lasciare tutto, non mi accorgevo che il mio viaggio lo avevo appena iniziato. Un viaggio dentro di me. Le certezze da confermare, le insicurezze da abbandonare. I piaceri da riscoprire, i sorrisi da frequentare. Abbandonare il superfluo di certi rapporti inconcludenti. Rafforzare i rapporti che da sempre cercavo, una sorella di cuore, l'amica dei messaggi vocali, le mie amiche più giovani, le amiche delle telefonate una volta ogni tanto, le amiche Vere scoperte sul web, le amiche di sempre e quelle nuove persone che si affacciavano alla mia vita ( so che vi riconoscerete senza che debba fare i nomi).  Le amiche che ci sono sempre state.
E' stata quasi una selezione naturale. Chi mi voleva intorno faceva di tutto per esserci. Chi non mi voleva lo ha dimostrato nei silenzi e in qualche poca frase di circostanza. (credo che vi riconoscerete!)
Le delusioni fanno crescere ed io sono cresciuta cambiata. Poco interessata a piacere a tutti e a farmi sempre bella per tutti e disponibile con i miei sempre "si ci sono".
Non voglio esistere.
Non voglio briciole di attenzioni, di interesse.
Non voglio essere spettatrice.
Non voglio fare la turista, voglio essere una Viaggiatrice.
Vi sembrerò presuntuosa, ma seppur molto insicura, sono consapevole delle mie forze e capacità.
Una casa nuova grande per ospitare e creare una famiglia che non è arrivata.
Le coincidenze di rincontrare i primi sposi, adesso amici, che hanno fatto da Cupido.
Un messaggio arrivato per caso un giorno che ero a casa in malattia.
Sono passati i mesi e sono ancora in viaggio.  Ho ritrovato il mare. Forse non lo sapete, ma se nasci al mare ci devi tornare. Lui ti chiama. Io ne sentivo e ne sento la necessità ed ora che riesco a viverlo tutti i fine settimana, il primo tassello di questo cammino l'ho sistemato.
La mia vita è fatta di coincidenze.
Sono alla ricerca della soluzione, del cambiamento, di come farlo senza correre troppi pericoli.
Tutti i giorni leggo storie di persone che vogliono cambiare, che sono stanche di veder passare i giorni e non vivere, perché sarà scontato ma la vita davvero è una sola. Non torna indietro. Il tempo perso a lamentarsi non te lo rende nessuno.
Siamo i creatori del nostro destino. Basta trovare il cammino giusto.
Ci saranno lacrime, dolori, ma alla fine tanti sorrisi e la felicità.

Non guidavo. Per necessità ho dovuto iniziare e adesso forte della voglia di raggiungerti, macino km tutti i fine settimana sulla mia Smart. Sveglie all'alba per arrivare in tempo al lavoro al lunedì mattina.


Oggi ho letto una lettera. A scriverla era Gaia ( coincidenza!) a rispondere Gramellini.

Vi lascio il link per andare a leggerlo.

Lui alla fine scrive:

"Tuffarsi è pericoloso. Ma è più avvilente rimanere perennemente sul bordo della vasca per commentare la temperatura dell’acqua, in ricordo di un’antica scottatura. A vincere le mie paure contribuì una frase di George Bernard Shaw che spuntò a tradimento in un libro che parlava di tutt’altro: «La missione di ogni essere umano consiste nell’essere una forza della natura e non un grumo agitato di guai e di rancori che recrimina perché l’universo non si dedica a renderlo felice»"

"Chi rinuncia a riattaccare la corda passa sopra la vita senza sussulti e muore senza che la vita gli sia servita a niente. Chi invece la riattacca si consegna alle montagne russe delle emozioni e alle maree dei sentimenti. Perde, vince, piange, ride, soffre, ama. Vive, Gaia. Vive"

Sono solo all'inizio del cammino che si chiama Vita. 


Per ora ho sempre  la valigia pronta, qualche cambio, un libro, a volte la macchina fotografica... 

Io mi tuffo!

Buona Pasqua a tutte voi!




3.31.2015

{Torni sempre}

.

.. e alla fine torni sempre.. Arrivi quasi prepotente con i tuoi colori e profumi. Le piante rinascono, il primo sole riscalda, le gambe si scoprono.  
Malgrado io sia di carattere e per amore più vicina all'estate, la primavera che mi accarezza con il suo sole tiepido, rimane un primo amore. 
In verità, mi accorgo che è sempre più difficile scegliere tra le stagioni. L'estate su tutte, ma anche la primavera l'autunno e l'inverno le amo per qualche unico motivo che le contraddistingue.
Ho aperto la stagione del sole in terrazza, i pranzi nel parcheggio immaginando di essere al mare o su un prato, le calze non le porto nemmeno d'inverno, ma le gonne si accorciano. Via i cappotti e spazio ai vestitini leggeri. I capelli si schiariscono, la pelle cambia colore. La mattina l'aria frizzantina ed il cielo blu fanno da sfondo alle mie pedalate sulla mia adorata bicicletta.
Canto perché sono felice. L'inverno mi ha regalato un amore. La primavera me lo fa vivere con gioia e leggerezza. 
Le piante sul terrazzo fanno i primi sorrisi, la Camelia regala i primi fiori, la Magnolia è ricoperta di boccioli che esploderanno quando meno me lo aspetto.
Pranzi all'aria aperta, camminate sul lungo mare, la finestra aperta e il rumore del mare mi addormentano, i pranzi della domenica al mare, la cassa di frutta arrivata direttamente da Salina che ogni anno il babbo di Nanacea mi spedisce e che io adoro.
Le maglie a righe, un'ossessione, i piedi nudi, un panino ed una birra sulla spiaggia, le camminate per prepararci al nostro viaggio ad agosto, i concerti, le fragole e le ciliegie, il vino freddo, i mercatini, una casa sull'albero, battesimi e matrimoni, la luce, le giornate che si allungano, i viaggi in macchina al tramonto per venire da te, il tuo sorriso, le mie risate. Primavera è rinascita, è ritrovarsi e ricominciare ad amarsi, primavera è amare.


Primavera, ti aspettavo anche se per me il cielo è azzurro da mesi!

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3.19.2015

{Caro Babbo ...}

Caro Babbo...

da bravi toscani ti abbiamo sempre chiamato Babbo e mai papà, non era un'opzione, mai presa in considerazione.
Eri bello oltre misura, da giovane sembravi un divo di Hollywood, affascinante ed elegante. 
Poi sei cresciuto e sei diventato un uomo meraviglioso. Un babbo a volte assente,  sempre in giro per il mondo. Ma poi tornavi a casa ed era sempre una festa. Mi ricordo che ti aspettavamo alzati quando rientravi dai tuoi lunghi viaggi, noi trepidanti come il giorno di Natale, perché eri sempre carico di regali. Mi ricordo i tuoi viaggi. I tuoi racconti.
Mi ricordo i nostri di viaggi, quelli in macchina. La tua Betty, la nostra Volvo station wagon, ne ha macinati di km. 
Mi ricordo le canzoni che ci cantavi in macchina e che mi facevi cantare così mi passava il mal d'auto.
Mi ricordo le estati in Umbria, il tennis e i compiti estivi attorno al tavolo della cucina. Tu così rigido, volevi che leggessimo e studiassimo.
Noi con te non ci annoiavamo mai.
Mi ricordo le camminate e le gite. 
Mi ricordo le merende che ci preparavi, pan bagnato col vino rosso e lo zucchero.
Noi così piccoli gongolavamo ad ogni tua parola.
Mi ricordo le corse sotto al letto quando la combinavamo grossa e te che ci inseguivi per "punirci".
Mi ricordo di te, quando arrivavi al mare. Un sorriso per tutti.
Tu con i giornali, tantissimi, sotto al braccio.
Mi ricordo di te in calzoncini che andavi a correre.
Un po' pesante sulle gambe.
Mi ricordo le tue scarpe rosse, di cui andavi molto fiero e che ti rubarono al tennis. 
Sei tornato a casa in ciabatte, abbattuto e amareggiato per quelle tue scarpe rosse.
Mi ricordo di te che studiavi sempre. Autodidatta hai imparato l'inglese ed il francese.
Mi ricordo di te, che intrattenevi i nostri amici al mare. 
eri l'idolo di tutti.
A volte iroso ma dolcissimo.
Mi ricordo di te e della tua malinconia, adesso, la mia malinconia...

Io che ho i tuoi occhi
Jonatha che ha la tua intelligenza vivace
Simone che è bello come te

Mi ricordo dei fiori che spedivi alla mamma quando eri inviato durante la Guerra nel Golfo.

Mi ricordo... e sono felice. 
I ricordi non passano, non si cancellano ci aiutano a non dimenticarti mai , ma sarebbe impossibile.
Come si fa a dimenticare il primo uomo di cui mi sono innamorata?

Caro Babbo, 
un'altra festa senza di te

Auguri Babbo





3.06.2015

{Barcellona}



Barcellona, il nostro primo viaggio.
Senza farlo apposta era proprio il fine settimane i San Valentino.
Abbiamo lasciato una Bologna sotto alla pioggia ed abbiamo trovato ad accoglierci un clima primaverile, proprio quello che mi aspettavo.
Avevo visitato Barcellona 4 anni fa, con Flaminia, sorella di cuore.
Me la ricordavo sporca e a dire il vero non mi aveva entusiasmata. 
Uno di quei posti da vedere ma in cui non ritornare.
Invece, questa volta, l'ho trovata colorata, pulita vivace con la sua calma e tranquillità.
Abbiamo camminato tantissimo, ci siamo abbracciati, abbiamo riso, ci siamo persi nelle stradine nel Born, un quartiere che non conoscevo ma di cui mi sono innamorata. Tantissimi giovani, tantissimi locali carini. 




Abbiamo evitato le lunghe code per visitare la Sagrada Familia o Casa Batlo. troppo poco tempo, troppo commerciali. 
Mi sono incantata a guardare le finestre, sempre con il naso all'insù entusiasta ed estasiata.

Ti ho preso la mano, ma l'ho lasciata subito perché non ti piace camminare mano nella mano... lo fanno tutti.

Ci siamo infilati in una stradina, attirati dalle luci dietro ad una porta vetri. 
Senza volere abbiamo scoperto un posto aperto da poco a Barcellona. El Nacional unico e meraviglioso, abbiamo bevuto una birra e mangiato patata bravas e pan con tomate (purtroppo non ho fatto nessuna foto!). Se visiterete Barcellona non dovete perderlo!


Mi sono innamorata ancora di più di te.
Noi, con i nostri racconti e i nostri progetti.
Tu che ti orienti, io che mi perdo.
Cammino in mezzo alla strada ed inciampo.



Barcellona, come tutta la Spagna, vive un momento di crisi ( Lo sappiamo bene anche noi!) ma non si percepisce.  Tantissimi negozi e locali aperti da giovani imprenditori. Tanti ragazzi per strada.
Ci è piaciuta. 
Ti è piaciuta, perché assomiglia un po' alla Tua Genova. 

Ci è piaciuto fare colazione da Lolita Bakery, proprio davanti a dove dormivamo .


Ho curiosato nei negozi. 

www.eseoese.com


Sabato mattina mi sono incontrata con Teresa, una NuovaAmica spagnola con la quale mi scrivo quasi quotidianamente su Skype.
Ci siamo conosciute appena sono rientrata da Cadaques.
Mi ha insegnato un po' di Spagnolo. 
Ha vissuto il mio cambiamento.
Ci siamo incontrate da Cup&Cakes. Abbiamo preso un caffè, io un Cupcake al cioccolato ed abbiamo parlato e parlato.
Sembrava ci conoscessimo da sempre.
A volte si fanno incontri casuali che però ti entrano dentro e speri ci rimangano il più a lungo possibile.

Alla domenica dopo la nostra Mezza Maratona, e dopo aver dormito qualche ora ci siamo regalati un Hamburger gigante e buonissimo.
Da Bacoa proprio vicino a dove dormivamo. 
Tu, che mi fotografi. Tu che mi segui in tutte le cose che decido di fare.
Io che mi rivedo nelle foto che mi fai, e mi piaccio sempre!
Fai miracoli!


Non vuoi concludere un weekend a Barcellona andando allo stadio?
Non vuoi vedere una partita del Barcellona e per giunta entrare gratis?
Fatto!
Mi è persino piaciuto.


(photo Gaia Borzicchi)

Questa è la nostra Barcellona, in un weekend , troppo breve.
L'inizio dei nostri ricordi.
I ricordi non hanno una scadenza. 
Non si perdono.
Rimangono.
Sono la cornice di tutte le storie e noi li stiamo costruendo ogni giorno.
Grazie a Te che sei  anche il mio compagno di viaggio...di questa mia nuova vita.


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