Caro Babbo...
da bravi toscani ti abbiamo sempre chiamato Babbo e mai papà, non era un'opzione, mai presa in considerazione.
Eri bello oltre misura, da giovane sembravi un divo di Hollywood, affascinante ed elegante.
Poi sei cresciuto e sei diventato un uomo meraviglioso. Un babbo a volte assente, sempre in giro per il mondo. Ma poi tornavi a casa ed era sempre una festa. Mi ricordo che ti aspettavamo alzati quando rientravi dai tuoi lunghi viaggi, noi trepidanti come il giorno di Natale, perché eri sempre carico di regali. Mi ricordo i tuoi viaggi. I tuoi racconti.
Mi ricordo i nostri di viaggi, quelli in macchina. La tua Betty, la nostra Volvo station wagon, ne ha macinati di km.
Mi ricordo le canzoni che ci cantavi in macchina e che mi facevi cantare così mi passava il mal d'auto.
Mi ricordo le estati in Umbria, il tennis e i compiti estivi attorno al tavolo della cucina. Tu così rigido, volevi che leggessimo e studiassimo.
Noi con te non ci annoiavamo mai.
Mi ricordo le camminate e le gite.
Mi ricordo le merende che ci preparavi, pan bagnato col vino rosso e lo zucchero.
Noi così piccoli gongolavamo ad ogni tua parola.
Mi ricordo le corse sotto al letto quando la combinavamo grossa e te che ci inseguivi per "punirci".
Mi ricordo di te, quando arrivavi al mare. Un sorriso per tutti.
Tu con i giornali, tantissimi, sotto al braccio.
Mi ricordo di te in calzoncini che andavi a correre.
Un po' pesante sulle gambe.
Mi ricordo le tue scarpe rosse, di cui andavi molto fiero e che ti rubarono al tennis.
Sei tornato a casa in ciabatte, abbattuto e amareggiato per quelle tue scarpe rosse.
Mi ricordo di te che studiavi sempre. Autodidatta hai imparato l'inglese ed il francese.
Mi ricordo di te, che intrattenevi i nostri amici al mare.
eri l'idolo di tutti.
A volte iroso ma dolcissimo.
Mi ricordo di te e della tua malinconia, adesso, la mia malinconia...
Io che ho i tuoi occhi
Jonatha che ha la tua intelligenza vivace
Simone che è bello come te
Mi ricordo dei fiori che spedivi alla mamma quando eri inviato durante la Guerra nel Golfo.
Mi ricordo... e sono felice.
I ricordi non passano, non si cancellano ci aiutano a non dimenticarti mai , ma sarebbe impossibile.
Come si fa a dimenticare il primo uomo di cui mi sono innamorata?
Caro Babbo,
un'altra festa senza di te
Auguri Babbo
E che oltre la tua malinconia ho la stessa capacità di toccare il cuore scrivendo! Sei una floridina toucheCarlina.
RispondiEliminaCara Gaia, anche quest'anno il ricordo del tuo caro Babbo. Essendo Toscana pure io lo chiamo così. Quanta dolcezza Gaia, e quanta gratitudine in questo ricordo. Non sapevo fosse un collega della Fallaci (anche lei è stata corrispondente di Guerra) Lavoro molto difficile, pericoloso: il loro, ma è grazie a Loro che comprendiamo che la Guerra non è così distante. Ti abbraccio Dolce Gaia te ed il Tuo Babbo e vi ringrazio entrambi per questo ricordo condiviso....Caterina
RispondiEliminanon c'e anno... non c' e festa del babbo che non pensi a te.. Figlia di splendidi e speciali genitori.. figlia di un Grande Babbo che e' in Te.
RispondiEliminaSei il suo orgoglio..
tvb.L.
Anche tu sei bella come Florichard! Non ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma ascoltando i tuoi racconto e vedendo le tue lacrime, sono convinta mi sarebbe piaciuto un sacco. E ricordati che lui è molto fiero di te!
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